venerdì, marzo 29

Dalla Violenza Sui Minori Alla Violenza Dei Minori

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2016_07_04_copertina libro GrillonePresentazione del libro
Dalla Violenza Sui Minori Alla Violenza Dei Minori.
Bullismo, Omofobia, Devianza”
di Caterina Grillone

  Martedì 5 Luglio 2016 ore 17,30
Sala Sisto V
Facoltà Teologia San Bonaventura Seraphicum
via del Serafico 1 – Roma

Il bullismo è un fenomeno apparentemente incontrastabile, quando si associa al tabù dell’omosessualità diventa un muro insormontabile.
È possibile 
contrastare questo fenomeno così doloroso per i bambini e i genitori che ne sono colpiti?

Il  muro del silenzio è spesso insopportabile tanto da essere insopportabile soprattutto quando deriva da atti di bullismo che colpiscono i bambini. Il bullismo omofobo è una triste realtà della nostra società e un problema tangibile del settore educativo. Contrastarlo è spesso difficile e faticoso specialmente in contesti in cui l’omosessualità è ancora un argomento tabù poiché considerata addirittura illegale. Allora è possibile cercare una soluzione? L’intento del libro è proprio questo, attraverso un’iniziale indagine sull’evoluzione del fenomeno, si cerca di comprendere come il concetto di devianza si sia evoluto a causa dei mutamenti della struttura sociale, cercando di individuare delle linee guida per risolvere questo fenomeno apparentemente impossibile da contrastare. Con una presentazione di Vincenzo Maria Mastronardi, il libro offre l’inarrestabile esperienza di Caterina Grillone, avvocato criminologa e madre, che lotta quotidianamente per contrastare il bullismo, la devianza minorile e l’omofobia. Si tratta di fenomeni presenti frequentemente che si possono prevenire e risolvere con adeguate strategie di comunicazione.

La comunicazione, alla base delle relazioni sociali, aiuta a comprendere l’altro in modo empatico e a sensibilizzare, in questo caso il lettore, all’evidenza di certe problematiche sociali. L’autrice scrive che l’alleato più forte del bullismo è il silenzio: il silenzio di chi lo subisce e per paura o vergogna non parla; il silenzio di quelli che assistono alle violenze o alle dinamiche di esclusione e non dicono nulla per non esporsi; il silenzio degli insegnanti che molte volte non riconoscono la gravità di quello che accade a scuola o che, pur consapevoli, non dispongono di  strumenti adeguati e di prassi consolidate per poter fermare la dinamica del sopruso; il silenzio dei genitori che non sempre danno la giusta importanza del sopruso; il silenzio dei genitori che non sempre danno la giusta importanza ai racconti dei figli.

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