lunedì, aprile 29

Francesco Cattani – Presidente Comitato “Angeli & Demoni #unitiperibambini”: “Credo che bisogna uscire dall’anonimato, che non si debba avere paura”

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Un onore poter contare sull’Adesione all’Evento “Arte, Cultura e Scienza per i Diritti Umani contro la Filiera Psichiatrica” da parte del Comitato “Angeli & Demoni #unitiperibambini”. Il Presidente Francesco Cattani ci racconta le ragioni di questo sostegno, segno di una sintonia tra realtà impegnate sul medesimo fronte.

“Sono da sempre dell’opinione – io, assieme al direttivo del Comitato – che sia assolutamente necessario creare una massa critica che vada al nocciolo della questione e che si possa opporre, perché di opposizione si tratta e si deve trattare; un’opposizione idealmente congiunta a quello che sino ad oggi è e continua ad essere un sistema di tutela (o presunta tale) che in verità non produce le risultanze necessarie per quanto riguarda il ripristino delle condizioni familiari, dell’educazione emotiva dei minori, dei legami parentali. Un’opposizione a un sistema che fondamentalmente non esegue a nostro avviso nessun tipo di pratica utile all’integrazione e al ripristino appunto della familiarità di minori in difficoltà, ma bensì disgrega le famiglie, che rappresentano il nucleo fondante della nostra Repubblica, anche costituzionalmente sancito. Un sistema che rende davvero difficoltoso prospettare una visione futuribile in primis per l’adolescenza e poi soprattutto per quello che riguarda un assistenzialismo al momento totalmente inadeguato della famiglia e del cittadino, che spesso anziché essere sostenuto e aiutato viene trafitto. Quindi, quando sulla strada si trova – più o meno fortunatamente o per merito – qualcuno o chiunque abbia questa empatia e questa virtù, io credo che debba essere sempre sostenuta e diventare motivo di coinvolgimento sempre più ampio. Si tratta di una missione comune, da portare avanti con onestà, sensibilità e sacrificio, perché impegnarsi su questo fronte è anche sacrificio, o quello che io chiamo – con un termine forte – ‘sanguinare volentieri’: perché quando si sentono parlare tante persone che soffrono per allontanamenti che poi si rivelano ingiusti, chi si adopera all’ascolto iniziale per poi operativamente e attivamente sostenere questa disperazione lo fa volontariamente, quindi volentieri, ma lo fa soffrendo e partecipando al dolore. Ecco, io riassumo questa operatività nel ‘sanguinare volentieri’ perché è di sangue che si parla, sangue del nostro sangue, quello dei bambini, dei minori”.

Presidente, Lei con il Suo Comitato è promotore di tante iniziative che prendono vita in particolare intorno a Bibbiano, ma come spesso ha sostenuto “Bibbiano è in tutta Italia”.

“Bibbiano è in tutta Italia e per correttezza io aggiornerei questo termine con ‘la Val d’Enza è tutta Italia’, perché si parla di un’intera comunità di ben 13 Comuni, tra cui anche Bibbiano, dunque già in partenza la territorialità era molto più allargata di un Comune con qualche migliaio di abitanti, era una vera e propria territorialità allargata. E quello che si è scoperchiato nella Val d’Enza, a distanza di un anno si è scoperchiato e si sta scoperchiando quotidianamente anche oggi e anche domani in qualsiasi Regione o realtà del territorio nazionale, considerando oltretutto che ci sono realtà che al momento hanno preso più coraggio rispetto ad altre, ma ci sono ancora tante realtà territoriali omertose: noi ne abbiamo contezza perché purtroppo ancora oggi abbiamo corrispondenze nelle Regioni più a Sud d’Italia di persone che hanno timore di denunciare, di venire alla luce per tanti motivi, che possono essere culturali, territoriali, familiari… e hanno paura di denunciare determinate ingerenze, se non incompetenze o peggio ancora malaffari che subiscono, hanno subito e continuano a subire. Quindi il sistema Val d’Enza è un sistema Italia, e se si vanno a enumerare determinate operatività e attività si può parlare addirittura di un sistema Europa. Per questo credo che l’approccio a questa piaga – perché tale la considero – non debba essere solo territoriale o nazionale, ma debba essere internazionale, ovvero bisogna dare un taglio che parte sicuramente dal territorio ma per poi giungere a qualcosa di europeo, per ritrovarsi in allineamento con le Convenzioni di riferimento per la tutela dei bambini ratificate da tutti gli stati membri, come la ‘Dichiarazione Universale dei Diritti del Fanciullo’. Non posso tuttavia non aggiungere, con rammarico, che ‘ratificate’ non è certo sinonimo di mantenute o corrisposte, il che è quanto meno preoccupante”.

Cosa si può fare, o meglio, cosa non si deve smettere mai di fare – anche tramite iniziative come quella del prossimo 22 marzo – per evitare che certi fenomeni accadano e per fare in modo che determinati abusi non si ripetano mai più?

“Credo che bisogna uscire dall’anonimato, che non si debba avere paura, paura in senso generale, perché un genitore può sbagliare, un giudice può sbagliare, un avvocato può sbagliare, perché è un essere umano e qualsiasi essere umano è un essere perfettibile; ovviamente questo concetto va applicato al di fuori di quello che può essere il malaffare o la malafede, che al contrario è uno sbaglio voluto, calcolato. Dunque a mio avviso l’importante è innanzitutto non avere timore; e poi senz’altro conoscere, informarsi e comprendere quali siano certamente i doveri, ma anche e soprattutto quali sono i diritti di una famiglia, di un bambino, di un genitore, di un nonno, insomma di tutto il circolo familiare nei confronti di quella che è l’evoluzione non solo sociale ma anche emotiva dei più piccoli. Questo sarebbe già un grande passo per la coscienza comune e probabilmente metterebbe finalmente alle strette certi abusi di autorità non ammissibili e non più accettabili”.

Clara Centili
Ufficio Stampa I.N.PE.F.

Per partecipare all’evento “Arte, Cultura e Scienza per i Diritti Umani e contro la Filiera Psichiatrica” in programma il prossimo 22 marzo è necessario prenotarsi fin da subito scrivendo a: eventosociale20@gmail.com
Per informazioni: ufficiostampa.inpef@gmail.com – 329.9833862

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