mercoledì, ottobre 16

Nasce il Corso INPEF “Violenza Digitale: strategie di contrasto e prevenzione”

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La tecnologia è ormai parte integrante delle nostre vite quotidiane: dagli onnipresenti smartphone attraverso cui comunichiamo con il mondo esterno ai computer su cui lavoriamo, fino alle più avanzate applicazioni dell’Intelligenza Artificiale, sono innumerevoli i modi in cui ogni giorno ci troviamo a condividere dati tramite dispositivi digitali.

Se da un lato questa trasformazione porta con sé innegabili vantaggi, come la possibilità di un rapido accesso a ogni tipo di informazione, il “rovescio della medaglia” è rappresentato dal proliferare di nuove forme di abusi che trovano nella Rete un fertile terreno.

La criminalità informatica si è enormemente diffusa nell’ultimo ventennio, approfittando dell’inesperienza della maggior parte degli utenti per compiere truffe via web o altri reati su una scala sempre più vasta, spesso con la tutela dell’anonimato.

Ad apparire preoccupanti sono soprattutto le condotte rivolte contro la sfera più intima delle persone, che colpiscono specialmente donne e minori e che – anche quando non arrivino a integrare gli estremi di un reato – lasciano segni profondi sulle vittime.

Cyberbullismo, pedopornografia o adescamenti online, stalking digitale, diffusione illecita di contenuti privati (incluso il cosiddetto “Revenge Porn”) sono soltanto alcune tra queste condotte, che vedono nella tecnologia il fattore abilitante per attuare “vecchie” modalità di violenza e prevaricazione.

Anche se negli ultimi anni il legislatore è intervenuto più volte, includendo nel Codice Penale diverse nuove ipotesi di reati digitali, la cronaca non cessa di riportare dati allarmanti: ecco perché la risposta a questi comportamenti non può essere esclusivamente delegata alle Forze dell’Ordine incaricate di individuare i responsabili, chiamando invece in causa l’intera società.

In risposta a questo fenomeno emergente, l’INPEF aggiorna la propria offerta formativa con il nuovo Corso Specialistico Online “Violenza Digitale: strategie di contrasto e prevenzione”, che fornisce strumenti utili a riconoscere le differenti forme di abusi veicolati dalla tecnologia e a pianificare interventi di prevenzione nei vari contesti, sempre più numerosi, ove si imponga un uso quotidiano degli strumenti digitali.

L’obiettivo finale è contrastare la solitudine in cui spesso si trova non solo chi sperimenta su di sé gli effetti della violenza ma anche il genitore, l’insegnante o l’operatore che si trovi alle prese con il fenomeno nel proprio ambiente familiare o lavorativo. Come parlarne, come supportare la vittima, come individuare e intervenire sull’autore?

Il Programma esporrà il quadro normativo e statistico di riferimento per poi approfondire le singole condotte abusanti e gli strumenti a disposizione degli investigatori, concludendosi con un approfondimento sulle possibili azioni di prevenzione e presa in carico.

È infatti evidente la necessità che famiglie e professionisti di ogni settore, adeguatamente formati, sappiano fare squadra per poter intervenire concretamente nei casi, drammaticamente in crescita, di violenze o abusi che vedano il ricorso alle tecnologie.

La natura altamente “personale” di molti dei reati trattati impone altresì  di ripensare la risposta sanzionatoria includendovi aspetti di giustizia riparativa, nel tentativo di intervenire alle origini dei conflitti per poterli sanare e – ove possibile – prevenire, anche tramite un’adeguata educazione digitale

Link per visionare il Programma

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