Il prossimo 22 marzo, sul palco di “Arte, Cultura e Scienza per i Diritti Umani contro la Filiera Psichiatrica” una preziosa presenza, quella dell’Attrice, cantautrice e scrittrice, Paola Galligani. Con la sua voce, ci regalerà un’originale interpretazione di un estratto del Libro “La Filiera Psichiatrica in Italia – Da Basaglia a Bibbiano e fino al tempo del Coronavirus” di Vincenza Palmieri.
“Partecipo sempre volentieri a Iniziative come questa perché è una lotta in cui credo fortemente e a cui tengo moltissimo, e non solo perché personalmente ho subito anch’io in famiglia una situazione difficile tanti anni fa… Anche se non l’avessi vissuta direttamente, il tema mi sta particolarmente a cuore perché ci tengo così tanto ai bambini e a togliere la psichiatria di mezzo, che per me partecipare – oltre che un piacere – è un dovere, perché ci sono cose talmente assurde e inaccettabili che non devono succedere. Qualcuno potrebbe pensare che si tratta di fantascienza, invece purtroppo è la realtà, spesso subissata da altre notizie, ma purtroppo sono realtà che esistono e vanno affrontate”.
Arte e Scienza insieme per i Diritti Umani e dei Bambini: quanto l’informazione e l’emozione possono fare insieme, e in che modo il teatro può accompagnare la promozione di temi sociali e di battaglie civili come questa?
“In maniera simbiotica assolutamente, l’arte e l’estetica è qualcosa che va insieme al sociale perché l’arte, il teatro, il messaggio tocca quel lato emozionale che tanto può smuovere. Attraverso l’emozione del teatro, del cinema, della musica si possono trasmettere messaggi che arrivano in tutta la loro pienezza a tutta la società: l’arte è creazione, è uno strumento e una risorsa capace in qualche modo di eliminare tutto ciò che è male, e in questo senso gli artisti sani possono essere un tramite importante capace di spingere verso una realizzazione sana della società. L’arte e la società devono andare insieme, ora più che mai, in un momento in cui sono stati chiusi teatri e cinema… Ridando invece potere agli artisti, si può dare potere alla società in maniera sana e senza quelle aberrazioni e quelle soppressioni che non vanno bene e che non devono esistere. Quello che possiamo e vogliamo fare, noi artisti, è proprio contribuire a togliere l’insania dalla società”.
Quello dell’infanzia è un mondo che conosce bene, dato che gran parte della Sua attività riguarda proprio l’ideazione e la realizzazione di spettacoli per bambini. Quale ruolo può avere la parola nel raccontare anche valori forti e quanto può essere d’aiuto per le famiglie e i loro figli, anche e soprattutto in un’epoca come quella attuale?
“Il racconto e la parola sono sempre delle onde che arrivano nella mente e nei cuori delle persone, per cui possono esprimere senz’altro valori e messaggi che fanno riflettere, che fanno cambiare punti di vista, o anche modo di agire; se sono dette bene – se sono parole sane, appunto! – possono influire molto positivamente sulle persone, anche e soprattutto in questa situazione. Un messaggio forte, anche di accusa – come quello portato avanti dalla Prof.ssa Palmieri – e correlato a dei dati veri, può arrivare dritto all’obiettivo e ai cuori delle persone, e può fare davvero la differenza”.
Clara Centili
Ufficio Stampa I.N.PE.F.
Per partecipare all’evento “Arte, Cultura e Scienza per i Diritti Umani e contro la Filiera Psichiatrica” in programma il prossimo 22 marzo è necessario prenotarsi fin da subito scrivendo a: eventosociale20@gmail.com
Per informazioni: ufficiostampa.inpef@gmail.com – 329.9833862
