giovedì, aprile 18

Firmato uno storico Protocollo d’intesa che istituisce il primo Centro di Giustizia Riparativa e di Mediazione Penale Minorile nel Lazio

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– Firmato uno storico Protocollo d’intesa che istituisce il primo Centro di Giustizia Riparativa e di Mediazione Penale Minorile nel Lazio – 

 

Una notizia che si aspettava da tempo: il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, la Regione Lazio, il Tribunale dei Minorenni di Roma e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma hanno firmato uno storico Protocollo d’intesa che istituisce, per la prima volta nella Regione Lazio, il Centro di Giustizia Riparativa dei Mediazione Penale Minorile.

La portata della notizia è particolarmente interessante in quanto, per la prima volta, si dota l’ambito regionale degli strumenti adatti a trattare la questione della Criminalità dei Minori in chiave e all’interno di un Sistema di Giustizia Riparativa.

Un approccio, quello alla cui applicazione concreta assistiamo finalmente, che già da parecchi anni ha visto in prima linea l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, che ha puntato sullo strumento della Mediazione in ogni ambito della vita familiare e sociale che presenti, com’è naturale e fatale, elementi di conflittualità.

“Un punto fondamentale da sottolineare – racconta l’Avv. Eleonora Grimaldi, Avv Grimaldiche da anni collabora con l’INPEF su questo progetto – è che fino ad ora la figura del Mediatore Penale Minorile non era stata definita in maniera così chiara, nel nostro ambito regionale. Spesso, infatti, questa era un’attività che veniva svolta dal Mediatore quasi a carattere volontaristico, in strutture private e senza il dovuto riconoscimento, anche dal punto di vista economico”.
Ecco, allora, che le ricadute anche sul piano professionale e sul mercato del lavoro appaiono evidenti: secondo l’articolo 6 del Protocollo appena firmato, la figura del Mediatore viene finalmente ad essere inquadrata in modo inequivocabile, secondo requisiti precisi e, ai sensi del successivo articolo 12, sarà una apposita Commissione a valutare l’idoneità della preparazione del Mediatore a svolgere il compito complesso che gli è affidato.

Dott Bonici“In sostanza – sottolinea il dott. Pier Bonici, Vice Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare – ora accadrà che le strutture accreditate a svolgere tale formazione dovranno dotarsi di Percorsi Formativi adatti a rispondere alla richiesta del mercato del lavoro in tal senso: stiamo parlando di Istituzioni Universitarie o Enti di Formazione riconosciuti a livello nazionale. Quella per la firma di un Protocollo come questo in parola è stata una battaglia storica del nostro Istituto; ecco perché noi abbiamo già un’offerta formativa sperimentata e aggiornata, in tal senso, adatta a rispondere alle richieste di nuove professionalità non soltanto nella Regione Lazio, ma anche in tutte le Regioni che hanno fatto da apripista e che hanno già aderito a tali sollecitazioni, istituendo Centri Pubblici di Mediazione Penale Minorile”.

Appare, dunque, un ambito in forte crescita. “Se il presente protocollo prevede un accordo triennale ed uno stanziamento di fondi importante – continua l’Avv. Grimaldi – è più che certo che tale intesa si vedrà rinnovata, al termine dei primi tre anni. Non solo la Regione, ma anche il Dipartimento di Giustizia Minorile, infatti, hanno tenuto a metterci la faccia”.
“Finalmente – commenta ancora il dott. Bonici – assistiamo alla costituzione reale e concreta di un Sistema Restitutivo, che offra non soltanto l’approccio più sano al problema alle vittime e ai responsabili di crimini o devianze, ma che garantisca anche ai propri esperti, alle proprie figure professionali di riferimento, la giusta retribuzione”.

 

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