martedì, aprile 16

Perché un professionista delle scienze umane deve essere un esperto dei Diritti Umani?

0

Secondo Eleanor Roosevelt i Diritti Umani universali iniziano in “piccoli posti vicino casa, così vicini e così piccoli che essi non possono essere visti su nessuna mappa del mondo. Ma essi sono il mondo di ogni singola persona; il quartiere dove si vive, la scuola frequentata, la fabbrica, fattoria o ufficio dove si lavora.”

Secondo Eleanor, e anche a mio avviso, ogni persona, ogni cittadino, dovrebbe fare la sua parte nella lotta per l’affermazione dei Diritti Umani fondamentali. Ecco perché un professionista delle scienze umane dovrebbe essere un esperto nella tutela dei Diritti Umani. Dovrebbe portarli con sé come guida fondamentale del suo lavoro.

Credo che per qualsiasi professionista sia importante saper sempre rispondere a questa domanda: “Perché ho deciso di essere un sociologo, pedagogista, giurista, giornalista, e così via?” Credo che nella stragrande maggioranza dei casi la risposta sia: “Per aiutare il mio prossimo e per contribuire a creare un mondo migliore.” Questo ritengo sia lo scopo di tutti noi. E in fondo, anche quelli che si nascondono sotto la dura scorza dello scetticismo e della disillusione di anni di difficili battaglie, non l’hanno dimenticato.

img_1032

“Diritti Umani e Diritti dei Bambini” 19 ottobre 2015 Sala della Regina – Palazzo Montecitorio

I Diritti Umani sono il vademecum che ci impedisce di allontanarci da questa strada: si fondano sul principio del rispetto nei confronti delle persone. Ogni persona è un essere che merita di essere trattato con dignità. I Diritti Umani appartengono ad ogni individuo semplicemente perché è vivo, indipendentemente da chi sia o da dove viva. Infatti l’articolo 28 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo stabilisce che: “ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.” Se un professionista non conosce a menadito e non sa applicare alla perfezione questi Diritti Universali finirà per entrare nei tecnicismi e nelle complessità del proprio ambito specialistico perdendo di vista la ragione fondamentale per cui fa il suo lavoro. Non è cosa di poco conto.

Le violazioni dei Diritti Umani avvengono anche in Italia, nel nostro Stato di Diritto. Che cosa succede al diritto all’istruzione che dovrebbe essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana: possiamo onestamente dire che è rispettato fino in fondo? O prendiamo ad esempio il fenomeno dei minori allontanati dalle loro famiglie. La cronaca è piena di queste storie.

Dopo i tragici avvenimenti di Amatrice, ci ricordiamo del diritto alla vita e alla sicurezza: ma chi ha violato il diritto dei cittadini di avere costruzioni antisismiche, scuole e ospedali sicuri? Anche qui gli intellettuali hanno il dovere di affermare la priorità e rilevanza di questi diritti, anche quando le telecamere sono spente.

Un’altra violazione è quella che con sgomento chiamo “Bambini al 41 Bis​”: in Italia centinaia di bambini vedono i genitori in ambito protetto e non possono avere alcuna intimità con loro. Qual è la formazione sui Diritti Umani dell’operatore che si occupa di queste visite? La pedagogista, psicologa, educatrice che conduce queste visite ha sudato ore e ore sui libri per poter aiutare i bambini, e ora eccola lì che non sa come conciliare il suo scopo di aiutare con quanto vi è di dissimile dai suoi libri e dai suoi sogni, e certamente non vorrebbe che a lei o ai suoi figli accadesse ciò che lei ogni giorno condivide o permette che accada ad altri, essa stessa incredula, bisognosa di essere protetta, di capire, di “elaborare”. E che dire dell’abuso diagnostico, di scuole medicalizzate, di un sistema pubblico che si regge grazie ​al parallelo lavoro nero e sommerso delle “ripetizioni”? (Che non si possono neanche detrarre ma che, fanno da paghetta o da arrotondamento al fine mese? Un Diritto? Ma è il Diritto ad Apprendere, un ordine superiore di ogni altro, insieme a: la libertà di pensiero e di religione, il diritto alla salute e al benessere, al gioco e allo sport).

dsc_0893

Un momento della premiazione dei 100 Testimonial dei Diritti Umani

I Diritti Umani sono tanti, ​irrinunciabili e incontestabili. Affinché tutti siano una realtà ci vuole molto lavoro, dedizione e competenza. Ecco perché è importante che un professionista faccia la scelta di campo della tutela dei Diritti Umani. E sebbene tutti siamo ovviamente schierati dalla parte dell’individuo in quanto persona che merita di essere trattata con dignità, queste violazioni accadono nelle nostre stesse istituzioni. Perché le stesse autorità dedite alla tutela dei bambini finiscono per essere i loro principali carnefici? Perché milioni di italiani vivono in case non sicure? Forse perché schierarsi non è sufficiente: la conoscenza di questi diritti e principi dovrebbe essere abbastanza estesa e approfondita da essere parte della nostra stessa natura.

Io ritengo che parte del problema sia la mancanza di un’adeguata formazione sui Diritti Umani e sulle modalità di applicazione degli stessi. Questi diritti dovrebbero essere la bussola utilizzata da qualsiasi professionista delle scienze umane per essere in grado di aiutare il suo prossimo e per contribuire a creare un mondo migliore. Sono il frutto di migliaia di anni di ricerca e lotte per la libertà, a partire dal Cilindro di Ciro, alla Magna Carta, fino alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Tutti i cittadini dovrebbero conoscerli e applicarli, ma per noi, professionisti delle scienze umane, i Diritti Umani dovrebbero essere come andare in bicicletta, dovrebbero essere parte della nostra natura, dovrebbe essere normale per noi pensare che tutti abbiano questi diritti, perché volenti o nolenti siamo spesso chiamati a decidere del futuro e della vita di molti nostri simili e certamente vogliamo essere dalla parte giusta.

Ecco il perché della nostra iniziativa di “Educazione ai Diritti Umani” che il 19 ottobre 2015 prese l’avvio nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio  premiando​ i primi “100 Testimonial dei Diritti Umani”: un’iniziativa che prosegue con il prestigioso Master sui Diritti Umani che anche quest’anno vedrà ammessi  studenti e professionisti ​di grandissimo spessore umano. Li aspetteremo e li abbracceremo sabato 12 novembre.

Noi, con loro. Loro con gli altri. Tutti insieme verso i Diritti Umani di Tutti.

           La Redazione di Cronaca Sociale

 

FacebookTwitterGoogle+LinkedInEmailCondividi
Share.

About Author